Commemorando la data del 6 giugno 1944, ben quattro telegiornali di portata nazionale hanno informato i telespettatori dell’importante ricorrenza. Solo che, invece che di sbarco in Normandia, tutti e quattro hanno disinvoltamente parlato di “sbarco in Lombardia”.
Naturalmente, con la consueta superficialità, dopo le prime risate, l’episodio è stato relegato nel dimenticatoio, mentre si tratta in realtà di un fatto gravissimo. Dietro a quei telegiornali stanno costosissime organizzazioni complesse (pagate dalle tasse, indovinate di chi), numerosi (presunti) esperti che acquisiscono le notizie, le vagliano (o dovrebbero vagliarle), preparano i testi che gli annunciatori devono leggere. Infine si spera che gli annunciatori siano dotati di un minimo di cervello e che facciano attenzione a quello che leggono. Insomma, gente che si suppone seria e competente, capace di evitare almeno le figuracce più gravi. E invece no. In quattro reti, non una sola ma quattro reti diverse d’importanza nazionale, il ridicolo errore è passato inosservato. Le sorridenti annunciatrici hanno serenamente informato il pubblico in ansiosa attesa di notizie, che ricorreva l’ottantesimo anniversario dello sbarco in LOMBARDIA. Quattro reti nazionali, quattro figuracce davanti a milioni di telespettatori. Non può essere un caso. Che significa?
Significa che tra i giornalisti italiani vi sono esseri pronti a comunicare al pubblico qualunque idiozia, qualunque balla di sfrontata propaganda di regime, qualunque calunnia contro chi dà fastidio al regime, qualunque notizia di false pandemie o di inesistenti catastrofi climatiche, qualunque menzogna, qualunque bollettino di guerra falsato, qualunque informazione fasulla su attacchi false flag (dei quali i liberatori americani sono insuperati maestri) usati per giustificare nuove aggressioni o nuove stragi sioniste. Questi giornalisti sono pronti a dire in modo decerebrato qualsiasi cosa venga loro ordinata, tutto fuorché la verità, perché non sanno neppure il significato della parola verità.
Questi individui non hanno esitazione a fare da cassa di risonanza alla propaganda ukronazi per infangare la Russia, e a tacere mafiosamente sulla strage di gente sierata con i vaccini assassini, specie giovani atleti nel fiore degli anni (“È sempre successo”. Sì ma una volta all’anno, non centinaia all’anno.). Mentre passano sotto silenzio le imbarazzate dichiarazioni di un certo Fauci davanti alla Commissione del Senato americano sulla totale mancanza di giustificazione scientifica del coprifuoco (il geniale lockdown) e delle luride mascherine (che hanno reso miliardi a imprenditori senza scrupoli). Ed è pure ovvio che dietro a tutta questa macchina di menzogne non può esservi che una regia unica.
Conclusione: non comprate più giornali e buttate via la televisione. Da internet, specialmente dai siti controcorrente, sarete molto meglio informati. E non lasciatevi spaventare: ricordate che il regime ha bisogno di gente terrorizzata, più facile da ingannare, tassare, sfruttare e maltrattare.
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